747
EST0S1Z10KE ANATOMICA
DELLE TMV1 RELATIVE <ALL ? ENCEFALO
DEGLI ECCELLI .
Del Sig. Vincenzo Malacarnb Direttore delle
R. Terme Acquefi, e Chirurgo Maggiore, del Reale
. . Prefidio di Torino .
Al Sig. M i c h e l e Girardi Medico: di Camera' di
i S. A. R. il Duca di Parma, Prefidente al,Gabinet-
-, to di Storia Naturale-, Profeflòre primario della me-
defìma, e di Notomia in quella Regia Univerfità.
Signore.
M Oftrerei d’ eflèr privo del bene dell’intelletto, fe
non mi avertè dolcemente, commoflo la generoli-
tà, che voi manifeftafte nell’analizzare le mie offèrva-
zioni full’ Encefalo Umano , e nell’’ additare ai numerort
voftri uditori dalla Cattedra‘ili-cotèrtatfamofa e dotta
' Univerfità: da voi così degnamente occupata gli artico¬
li delle Opere del fommo Notomifta , e Fiiiologo Al¬
berto Alierò, nei quali di quella mia debole fatica lì fa
cortefe ed onorata menzione ; -e fe dall’ altra parte la
cognizione , che ho già da parecchi anni della vaftita
dell’ erudizione voftra , e della felicita delle profonde
-voftre ricerche della -Notomiae -nella Stona naturale-,
non mi avertè indotto a fperare, che voi non ìsdegne-
rete ch’io ricorra à voi per lume, e peli.contiguo in¬
torno a quella parte deWEncefalotoma mtverfale-. dame
abbozzata, che rifguarda gli uccelli, dintorno alla qua¬
le s’impiegarono dopo di T orrmafo Willq gli Accade¬
mici Parigini fenza condurla'però a‘piantole "«hutìfea-
Bbbbb ij
748 D e L't e n ! cefalo
za ed eftènfione infino a tanto che il lodato infatica¬
bile Altero non’cbbe creduto lo fviluppamento del ee-
rebro nella menzionata claflfi d’animali occupazione de¬
gna di sè, e delta attenzione dei veri Filofofi;
Vi è noto, eruditilfimo Signore, che deliderofo quelli
di rendere vie più manifefti al mondo i nodi , con i
quali piacque all’ eterno fempre adorabile Artefice di con¬
catenare la porzione animata delle foltanze abitatrici
del, noftro globo , lì lagnava di non aver ancora trova¬
to- adequatamente delèritto * il cerebro degli uccelli*
ed avea riunite, in- una dilfertazicme quelle verità, che
l’efame anatomica pih attenta gli avea rivelate fu vi-
fcera così eflenziale in quella clalfe d’animali , accioc¬
ché ferviflèro di Dimoio agli altri Anatomici per dila-
tare anche da quello canto i limiti delle nollre cogni-
Non v’ha dubbio^che molti fra quelli vi abbiano fat¬
to laudevoli progredì calcando le veftigia di Altero,A te¬
atro alle quali olai-puré .di muovere anch’ io, dì modo»
■ che.l’ anno mdccixxvi fembrandomi già d’ avere incon¬
trato aliai buona ventura nello pigolare per. quello, cam¬
po, aveva. penfatO: di trafmettere al promotore di tali
ricerche i manipoli , che me n’erano toccati , riducen¬
doli a foggia di cementi allo fcritto Allertano-, ma non
aveva condotto ancora il mio lavoro al termine pre-
.filfo ,.: quando fui colpito dall’ acerbiffimo annunzio del¬
la .perdita- irreparabile , che per la morte di Alierò la
repubblica filosòfica ha fatto.
Privo così degli utili avvili,. che da uomo sì gran¬
de per ogni titolo avrei, ottenuti., elìtai nel determina-
T> E G '-L I' -Ui ' G C E E 5 ’ I. 749
re a-chi comunicare i menzionati conienti 'affine di ri¬
cavarne e correzione ed : ammaeftramento, firn che non
-venni favorito da voi'con-quelle lettere, ;le quali m’ùn-
coraggiano a profeguire nella carriera anatomica-, e con
il preziofo dono dell’ opera voftrà celebratiffima intor¬
no alle tavole poftume del Smtorini; la quale^mi fervi-
rà d’efemplare, e di guida, maffime in quello,che con¬
cerne le voftre utiliflime fcoperte.
Tanta ^benignità volita a favor mio non folci mi vi
; lega con vincoli indiffolubili d’amicizia , e di gratitu¬
dine , ma sbandifce dall’animo mio ogni irrefoluzione ;
e mi conferma nella Acutezza, . che quelle .offervazioni
■ full’ Encefalo degli Uccelli non potrebbono effer indiriz-
zate ad uomo v che con piti bel nodo vanti in fuo'cuo¬
re unite dottrina led urbanità , fchiettezza e direzio¬
ne, erudizione e modeftia, tutte prerogative altrettan¬
to rare quanto defiderate in chi dev’effer giudice ernia-
eftro in cofe di Fifica, e di letteratura.
Eccovi pertanto in quello Scritto compendiato, oltre
alle offervazioni Allenane, tutto quello, che fe ne leg¬
ge nelle opere del Willis fui cerebro e fui nervi , le
quali fe per non fo quale fventura della Notomia non
foffero grate troppo fuperficialmente lette, per non di¬
re troppo vergognofamente neglette , quelli organi fa¬
rebbero affai meglio fviluppati e conofciuti.
Vi riunifco altresì quello, che la lettura va fommi-
niltrandomi di relativo all’ oggetto principale acciò che
la mia fpofizione acquilli maggior chiarezza, accennan¬
do i fonti dai quali è ricavato perchè odio appropriar¬
mi : le ricchezze altrui . Anzi vi Scongiuro di non; as¬
condermi il nome, nè le opere di coloro, che avran¬
no già defcritte quelle parti, che v’accorgerete imma¬
ginami’io d’ avere prima di neffun altro Sviluppato e.d
efpollo acciocché loro non venga involato l’onore della
fcoperta; perciocché non fono abbaftanza perfuafo della fo-
Bbbbb iij
75° Dell’ encefalo
lidità del pendere di quel Letterato Franzefe, che pre¬
tende tutto-edere-già flato detto..
La natura è un fondo inefauribile, nel quale quan¬
to fi- cerca più profondamente , tanto maggior dovizia
trovali -di cofe novelle: nè vogliati!velière- così-.ingiufti
verfo i noftri coetanei, nè verfo i poderi con fuppor
e gli uni, e gli altri incapaci di trovare nel fondo fud-
detto nuove ricchezze : onde eziandio che mi. 'riconOT
fca inabile a fare fcoperte importanti, pur fo che lo
fpirito dell’uomo ha fecondità pari alla infaziabilità del
fuo cuore , e che quando quello non può eflèr inven¬
tore , aggiunge e perfeziona valendoli dei lumi altrui
e facendo nafcere nuovi penfieri, nuovi metodi di olì
fervare da' quelli, che gli vengono altronde prefentati.»
Cosi vo tentando io, e fe non mi riefcirà d’efporre
cofe nuòve, proccurerò almeno di riunire le già cono-
fciute fotte que’ differenti punti di villa, che potran¬
no fembrare più naturali ; perciò troverete divifa quell’
operetta: in cinque trattati, nel primo de’quali verran¬
no comprefe in due parti le notizie indifpenfabili fulle
pareti tanto ellerne , quanto interne del cranio , che
hanno-relazione: con il cerebro,.e con i nervi cerebrar
li degli uccelli; nel fecondo fi defcriveranno le menin¬
gi'; nel terzo il cervello ; nel quarto il cervelletto,-e
la midolla-allungata ; nell’, ultimo, i nervi, che .efcono
dalle pareti del cranio .
Comprenderovvi pur anco le offervazioni anatomiche
fatte da me fa gli organi dei fenfi in quella claffe.d’a-,
mimali, non ancora .da altri pubblicate, o non.arriva¬
te a mia notizia, o efpofte differentemente da quel mo¬
do nel quale do le ritrovai.
In quelloxafo le mie offervazioni ferviranno almeno
per confermare la verità di quelle degli autori a me
fconofciuti, verità Tempre -accette-a coloro:, che colti¬
vano la gloria naturale con. il genio, col quale fa
coltivate voi , e agli ingegni elevati , depofitarj delle
degli Uccelli. yji
cognizioni pivi preziofe , e dei fondamenti pili ftabili
del fapere umano. Sicché nè a voi, nè agli altri Filo-
fofi pari'voftri difgradiranno come alla'fteffa Maeftà dei
regnanti non difgradìfce l’umile ma cordiale offerta di
fiori odorofì e di faporite frutta in mezzo ai ricchi tri¬
buti, delle pih ubertofe proviricie.
• Confefsò il chiariffimo Alierò di non avere notomiz-
zati molti uccelli f * e le offervazioni principali che
ci lafciò dintorno ai cerebri loro diffe di averle tratte
dall’ efame di fei oche fole . * Su quelle mi efercitai
lungo tempo tenendo fcrupolofamente dietro a si gran
Maeflro, e quando ne ebbi notomizzate varie dozzine
m’avvidi, che anche nelle oche s’incontrano moltiffime
parti effenziali non efpofte nella differtazione Alleriana,
o differenti da quanto vi fi legge; perciò mi fono in¬
vogliato di cercare fe altre fpèzie di pennuti ne vada¬
no provvedute, e fe vi fe ne poteffe. meglio fcorgerela
varietà.
Nè male mi appofì, perciocché in quali tutte le fpe-
cie notai differenze effenziali nella direzione,, nella fi¬
gura, nel fito, e nel numero delle medefìme ; onde mi
vidi obbligato di ripetere pih e pih volte le offerva¬
zioni fu quanti individui di quella fpecìe mi fu per-
mgffo ; e degli individui fteffr vi prefento il catalogo
adoperando la nomenclatura del celebre Linneo, giacché
le opere di sì diligènte Naturalifta facendo le delizie
dei Profeffori, pih facilmente fi capirà quale uccello vi
nomini ; e cafo che sbagliaffi nel dargli il nome italia¬
no, lo sbaglio mio verrà dalla cortefia voftra corretto.
L’ E
Degli individui delle diverfe fpecie d’ uccelli
flati notomizzMti da me per verificare le ojfer- Numer0
vaz-ioni Allenane , ed efporne l’ encefalotomia. degi’mdi-
42. Falco mizzatK
p 0 ‘ Milvus 12. Falco cera flava, cauda forficata , 2.
!?' torpore ferrugineo, capite albidiore
ile. Gentilis 13. F. cera, pedibufque flavis,carpare 3.
cinereo, maculis fufiis,, cauda fafciis quatuor ni-
gricantibus.
me-, Tinnunculus 16. F. cera, pedibufque flavis ,dor- 8.
ru f° funài* nigris, peStore firiis fufiis, cauda
:re. Sparverius 20-, F. cera lutea , capite fufco , 1 .
vertice, abdomineque rubro, alis carulefientibus.
. 43. Strix
o- . Bubo 1. Strix capite auriculato, corpore rufo. 2.
• di SOtus .4. 5. capite auriculato pernii finis. ?
^ Scops. 5. 5. capite auriculato penna folitaria ;5
de’ » StjisJuìa 8. .5 . capite l#vi, corpore ferrugineo,re- i.
mìge tenia longìore.
45. Pfittacus
dio.., ^Eftivus. 32. Ffittacus brachyurus viridis luteo 1.
fubmaculqtus, fronte, cerulea ,bumeris fanguineis
orbitìs incarnatis.
. .. 50. Corvus
Corax 2. Corvus ater, dorfo atro-ccerulefcente, 3. u
cauda fubrotunda,
_ Corone 3. C. atro-carulefiens totus, cauda ro- 5.
tundata, reSlricibus acutìs.
51. Coracias
Bengalenlìs 5. Coracias fubfulva fubtus carule- 1.
; fiens, collo fubtus violaceo ( non Urlato nec pal¬
lido ) cauda integra
57. Cuculus
u <
753
37- Cuculus
Canorus i. Cuculus cauda rotundata nimicante , Cu co io.
albo puntata.
58. Yunx
Torquilla. Torcicollo.
$g. Picus
Yiridis 12. Picus vertice coccìneo. Picchio.
64. Upupa
Epops 1. Upupa enfiata variegata.
67. Anas
Anfer 9. Anas rofiro femicilindrico, torpore fu-
pra cinereo , fubtus pallidiore, collo firiato.
P Streperà 20. A. fpeculo alarum rufo , ni -~1
I grò, albo. 1
1 Clangula 23. A. nigro, alboque varia, ca- J 0ch
■" ^ pite tumido, violaceo , firn oris macula alba. ed*
t0i 1" Bofchas 40. A. reBricibus inter/nediis ( ma- 1 Anitre
J ris ) recurvatis, rofiro retto. f
L Domeftica B. J
72. Pelecanus
Pifcator 6. Pelecanus cauda cuneiformi, rofiro fer- Domenicano in
rato, carpare albo, remigibus omnibus, facieque ni- vai di Bormi».
iris.
84. Ardea
. Grus 4. occipite nudo papillofo, pileo, remigibufque Gru.
nigrìs, corpore cinereo, reBricibus intimis laceris
Cinerea 11. A. occipite nigro levi ,dorfo casru-~ì
lefcente , fubtus albida , pettore maculis oblongis |
nigrìs . j
Major. 12. A. occipite crifta nigra dependen-'l
te, corpore cinereo, collo fubtus linea , fafciaque 5 A s hironi *
pettorali nigris.
Alba 24. A. capite lavi, corpore albo, rofiro
fulvo, pedibus nigrìs. J
86. Scolopax
Rutticela 6. Scolopax rofiro retto , bafi rufefeen- Beccaccia.
Cccec
754 D e l.l’, Encefalo i
te, pedibus cinereis, femoribus tettis ,fafcia capitis
.... nigra . , .i- - ■ ..
beccaccino. Gallinago 7. S- roftro retto, tuberculata, pedibus 8.
fufcis, frontis lineis fufcis quatemis.
98. Pavo.
Pavone Criftatus 1. Pavo capite enfia compresa , calca- 1.
„haM ribus fohtariis. .
99. Meleagris.
C*»o d’india. Gallopavo 1. Meleagris capite carmcula fronta- xo.
li, gularique, marìs pettore barbato.
ioi. Phafìanus.
Galli, Galline, Gallus 1. Phafianus caruncula compresa verticis , 50.
e Fagiani. geminaque gulés , auribus nudis:, cauda compreffa
ad fendente . . . -.A . . < - :
102. Numida
Gallina detta di Meleagris. . . . a.
1.03. Tetrao
Perdix 13. Tetrao pedibus nudisi calcatati?, >, ma- 1
cala nuda coceinea fuboculis, cauda ferruginea, pe¬
ttore brunneo .
.Coturnix 20 . T. pedibus nudis , corpose grifeo 1
maculato,, fupercittis > albis j mttricibus. margine-4. lu-
mlaque ferruginea.
104. Columba
Domeftica 1. 2
1- Palumbus 19. C. rettricibus pdfiice atris, remigi-
bùs primoribus margine exteriore albidis , collo u-
trinque albo.
j” Turtur 32. C. rettricibus. apice albis , dorfo
■ gr.ifeo , .pettore incarnato., , macula laterali, colli
nigra lineolis. albis. . sv.
Riforia 33. C. fuptd lutefcens., lùnula cervi¬
cali nigra.
105. .Alàuda
Arvenfis 1. Alauda rettricibus.. extimis duabus ex-
trorfum longitudinaliter albis ,. intermediis interiori
latere ferruginei j »
u <
' 7 ? 5
106 . Sturnus
Vulgaris y. Sturnus rapo flave fante, corpore n$ Storno.
grò , punBis albis.
107. Turdus >
Vifcivorus 1. 7W« dorfo fufeo , collo maculis Tordo.
albis, roftro flavefeente.
Merula 12. T. ater roftro, palpebrisque fulvisi Merlo.
109. Loxia
Coccothrauftes 2. Loxia linea alarum alba, remi- Profane
gibus mediis apice rhambeis q,, reBricibus" laterè te± iettoBe
nuiore bafeos nigris.
Chloris 2 y. L. flavicanti-virefcens , remìgibus se U if
primoribus antice luteis, reBricibus Idteralibks qua- Verdóne
tuor baft luteis.
ira. Emberiza.
Hortulana 4. Etnberiza remìgibus nigris,primis ch-tolah
tribus margine albìdìs', reBricibus nigris, laterali-
bus extrorfum nigris.
Citrinella y. -E. reBricibus rtigricantibus , etiti- Zivoio.
mis duabus latere interiore macula albd dbtità : . IV ',
H2. Fringilla
Ccelebs 3. Fring. artubus nigris, remìgibus «-“1
tvìnq. albis , tribus primis immaeulatìs ., fiBHcfi \
bus duabus oblique albis. j
Montifringilla 4. alarum bafi fubtusflavijftma. C ^ :
Julenfis y. F. fufea , peBore humerifque rufis , J
alis nigris, macula rufa . j
~ Carduelis 7. F. remigibus antrorfum luteis ex¬
ma immaculata, reBricibus duabus extìmis me-
.dìo, reliquìfque apice albis.
Serinus ,17. F. fubvirefcens f mandibula infi- Cardetiin
tre albida, dorfo lateribds flufco - maculaiis , fa-
\_fcia alarum alba.
Canaria 27. F. roftro , corporeque albo-flavican- Canari 1
e -, reBricibus , remigibusque vitefeéntibus j roftro
Ccccc ij
,'ff6 Déil’ incèsalo'
Pafferi da mu-' Domefticà 36. F. remigibus ,rettricibusque fufcìs 30.
to e da Sala a- torpore grifea nigroqùe ■.fà&ia alarumalbafolitaria - .
i 104. Motacilla
Uffignualo. Lufcinia u Motacilla rufo-cinerea armillis cine- 2.
Cannavaroia. Curiuca 6. M. fupra fufca , fubtus albida. , re.- 2.
.ttricibus ■■ fufeiSj extimo margine tenuiore. alba.
Beccafico. Ficedula io. M. fubfufca , fubtus alba , gettare é*
cinereo-macidato ->
Cutretta-da mì Alba 1 u M. pettore nigra , rettricibus duabus 8.
etta Ba erma, gimidiatO oblique albis .
Capinero.. Atrkapilla 18. AL tefiacea fubtus cinerea , pileo a»
abfcuxo-
Reattino. Trochilus 49. M. cinereo-virens , alìs fubtus re- 6.
ttricibus flavefcentibus , fuperciliis luteis .
117. Hirunda
Rondinella; Ruftica i. Hirunda rettricibus , exceptis duabus io*
intermediis , macula alba notatis.
M-iianeo pref- Urbica 3. H. rettricibus immaculatis , dorfo ni- 3.
foiPiemontefi. ^ rg caru i e j- cat p e} tata fubtus alba.
Rondone. Apus 6. H. nigricans , gula alba , digitis amni- 7.
bus quatuor anticis .
La ferie delle mie oflèrvazioni fulle tefte degli uccel¬
li è dunque fondata full’ efame di pili di quattrocento
individui . Felice me fe tutte quelle, vittime facrìficate
alla ricerca della verità,e all’aumento delle cognizio¬
ni noftre intorno alla più importante tra le vifcere mi
guideranno al confeguimento del fine principale , che
mi fono propofto, iL quale fi è di rendere me Hello è
i Lettori miei fempre più riconofcenti verfo 1’ ineffabi¬
le Increata Sapienza , la quale tutto che abbia voluto
provvedere d? organi in apparenza analoghi il cranio di
moltiffimi dei viventi , ha però in diverfiffima guifa
coftrutti nelle diverfe fpecie gli organi medefimi a te-
nor dei loro bifogni, e fi compiacque di fiffare nel fo-
lo cerebro umano la fede principale di quella incora-
D E G. L I U C C E. t L I. 7|7
prenlibile maravigliofa foftanza , che ci fa ragionevoli,
e capaci di adorarne ( per quanto alla umana debolez¬
ze è concedo') la Maeftà,e di ammirarne gl’immenfi a
noi favorevoli attributi in qualflvoglia delle di Lei crea¬
ture .
Con quelli fentimenti do fine alla mia lettera di nuo¬
vo Applicando Y. S. di non rifparmiare quanto ftimerà
opportuno a rendere meno difettofa la mia operetta, la
quale fervirà di teftimonianza al mondo della amici¬
zia onde voi mi onorate , e della ftima inalterabile,
che fo e farò fempre dei voftri meriti , e del faper vo-
ftro,.
Ccccc ìij
758
TRATTATO I*
Delie offa del Cranio, degli uccelli in generale , e
particolarmente delle Oche, e delle Anitre .
T b sra All e r i u Ao *
,, Le prelènti olìèrvazioni fui cervello dell''Oca le
„ ho fatte fopra fei individui di quella fpecie d’uccef-
„ li, le plfa-det cranio de' quali fono fpeflè. x malfime
„ all''occìpite , e cetluIoTe „
PARTE PRIMA.
EJpoJiz.ione delle parti eterne: della tejla. degli Uccelli .
CAPITOLO PRIMO.
Defcrizion generale della, tejla. degli uccelli
L ’Efatta cognizione delle parti contenute nella ca¬
vità del cranio di qualfivoglia animale foltanto al¬
lora fi. ottiene quando le ne conofce. la difpofizione e
la-Bruttura delle: contenenti,, mancando- la quale tanto
men giulfa idea. li. avrà dell’ entrare e dell’ufcire dei vali,
e dei nervi nella cavità medefim'a ; perciò reità indifpen-
fabile, che. fi faccia precedere la, ferie delle notizie più
opportune a determinare il numero delle regioni , e i
limiti delle olia, che le occupano -
* ~Anfnìs cerehrum ex fex anìmalibm . Cranium craffum , maxime ad
ticipat, ir cclMùJu*.
u c c
7 59
Articolo I.
Parti ejìeriori della tefta, e 'prima il Cranio
degli Uccelli.
1. La tefta degli uccelli fi divide in cranio , ed in
3 ecco odia Rojlro.
2. Il cranio, che in quali tutte le fpecie ne fa la por¬
zione più eflènziale, fe in tutti non ne fa la più erte¬
la, occupa la region fuperiore e pofteriore della tefta,
e vi fi diftinguonó il 'vertice coperto di piume, i lati
dove fono prominenti gli occhi, ed incavate le orécchie,
e fi attaccano molti mufcoli deftinati al movimento de¬
gli organi attigui; la bafe cOrrifpondènte alle radici
del becco , ie alla fommità anteriore carnofa del lungo
flelfibililfimo collo ; la fronte , cioè la parte anteriore
ftretta e piana della tefta, che difcende leggiermente fra
le orbite; 1* occipite ; che ne è la parte pofteriore lar¬
ga e gibbofa.
Articolo IL
Il Becco.
1. Il Becco o roftro è differente nelle diverfe fpecie
volatili tanto in figura e in confiftehza,'quanto in lun¬
ghezza, in larghezza, e in direzione,poiché fe ne ve¬
dono dritti, inarcati, ritorti, fiottili, compreffi ai lati,
appiattiti , conici , angolati, folcati, fatti a foggia di
lefina, di coltello, a volta, uncinati, adunchi, cilin¬
drici , brevi , mezzani ^ lunghìffimi , -éigrofiìflimi ecc.
2. Dividefi il becco in porzioni fuperiore ed inferio¬
re , alle quali nelle Oche e nelle Anitre potrebbe darli
il nome di malcerte.
3. Vi fi confiderà prima di tutto la corona del bec-
co , offia il ceppo comune a tutte e due le porzioni,
che è appunto nel fito dove le piume fono come una
fpecie di peluria detta dai Naturalifti il capejìro , il qua¬
le confitte in una linea ftretta riguardo ad alcune ìpe-
cie, riguardo ad altre in un largo collare ; havvene pu¬
re , che hanno la peluria del capejìro rivolta in alto e
indietro a feconda della direzione delle altre penne del
capo; alcune lo hanno fcàrmigliato, altre rovefciato in.
giìi fui becco come i Corvi, le Gazze, le Strigi ; altre
poi hanno il ceppo del becco coperto di pelle morbida
e fgombra di penne, la quale ha predo Linneo il nome
di cera :
4. Vi fi nota il corpo , che riguardo alla porzione o
malcella foperiofe fi divide in dorjo, nel quale fona, fcol-
pite le narici efteriori guarnite di : peli nominati vibrij-
fe , e in ale, o margini deliro e finiftro, riguardo, alla
inferiore in lati, e' in bafe.
Vi fi olferva finalfnente .lfeftremità olila punta in
molti ^uccelli netta ed nàuta, in. altri. .ottufa ; tubercur
lofa , adunca, ricurva.
< 5 . Ndllé Oche e nèlle'Anitre Teftfemità'dél becco è
larga, arcata ; munita .d’un’unghia ,-in quelle bruna for¬
bita , e 1 piil 'larga' veifo ‘l’Orlo delle rhafcelle, nelle Oche
; bianca,''Inda piìr iaVga-'y 'piS. convèlla, quali ovale, fo-
dilfima, e aliai pili aderente.
A K T I COLO III.
Dirrienjìon generale della tefia delle Oche.
Spogliato degl'integumenti, e dei fhufcoli ' il cranio
delle Oche,divifo da tutto quella:, che s’appartiene al
becco e al collo,, inovafi comunemente- lungo-dallèj:28
alle *30 ‘ linee parigine-; e ! fé-fingali una linea ralente la
fuperficie eftériore convella del cranio dalla apofifi na-
fale di mezzo alla occipitale , quella batterà fra le 46
linee, e i quattro pollici.
CAPITOLO
d s g.l i Uccelli. 7 6i
CAPITOLO II.
- Divìfione delle partì efierìori del cranio delle Oche.
Non difcoprendofi facilmente nelle Oche , adulte le di-
vilioni naturali delle offa del cranio, e non effendone
contraffegnati i margini da futura,nè da apparenti ar¬
monie ; e per. altra parte vedendovi!! là figura in parec¬
chi luoghi diftinta, oltre che con le differenti porzioni
delle òffa medelime vengono, formate regioni. pur diffe¬
renti, mi.fembra indifpenfabile,.che.per chiarezza mag¬
giore vengano indicate le porzioni principali per divi¬
derle all’ uopo in altre fubalterne.
Articolo I.
Porzioni principali della convefiita del cranio
delle Oche.
1. Su quella conveflità fi offervano tre porzioni prin¬
cipali per lato, le nafali ,le frontali, e le parietali.
2. Le porzioni nafali quadrilunghe attendono fino ad
un forame fcolpito nel vertice dittante linee 9 dalla
apofifi nafale di mezzo,e trovali proprio nel centro di
quella linea, che trar fi potrebbe in traverfo dalla apo¬
fifi orbitaria fuperior defira alla apofifi orbitaria fiupe-
rior fini fica .
3. Quel foro è alcune volte doppio fenza però , che
il deliro fia parallelo, nè collantemente fimmetrico con
il fìniftro, e che tuttedue, comunichino con .il fieno lon¬
gitudinale della dura madre.
4. Fra l’accennato forame, e quell’4ra> rilevato che
è tanto apparente fulla fommità pofteriore del cranio
v’ è uno ipazio lungo lin. 20 circa, delle quali venti
linee le dieci anteriori fervono per mifurare l’eftenfion
4 elle porzioni frontali.
Ddddd
,%Ql , D £ b lA .ESCE E: AOL iO O
. 5. Quelle finifconp, in; alto dirimpètto alla fommità
delle orbite.
6 . Da tale altezza al\’arco gik menzionato fi {Vendo¬
no perlo fpaziodejle, altre dieci linee le porzioni pa¬
rietali ... ■ • • .
7. Tanto, le porzioni nafali quanto le frontali e le
, parietali. Top# ,diy.ife in delira e finiftra ■ mediante una
-linea t incavatale. he dalla, apofifi nafafe di mezzo- afcende
..fino alla .fommità. dell’ arco.
8. L’ arco fi curva fui lati della fommità e della fao
eia pofteriore del cranio , la quale dicefi porzione oc-
capitaip., che ;in .^ilto in .avanti e ai lati è circofcritta
dal medefimo arco.
9. In baffo ftendefi fino alla radice di due apofifi para¬
gonabili per la lituazione .piti che per la figura loro
alle apofifi maftoidee umane, e fino. al gran foro occipitale.
10. Dalla fommità dell’arco difeende fino al gran fo¬
ro fqddetto una fpina .piramidale , odia crefta offofa, che
cop;la.fua baie appoggia full’ orlo fuperiore di quello
foro. ] 3 ; .. .. . , -.. .. ; .:
A R T I c o E o .IL
Eminenze più confiderabili alla bafe del cranio ■-
delle Òche.
1. Alla bafe del cranio delle Oche fi vedono parec¬
chie eminenze oltre a molte folle ed incavature, annu¬
mero fi folchi e forami, Alcune delle eminenze fono* ai
lati, altre full’ alfe maggiore della bafe iftefta, onde coi
«lineeremo, a deferivere le fimmetriche o laterali prima
di numerar quelle di mezzo.
2. Al davanti ve ne ha due brevi,e piatte,dal fito
e dalle funzioni lqroi dette apofifi nafali delira e finiftra .
3. Dietro e fotto quelle fi allungano le due orbitarie
inferiori una per lato alla parte anteriore delle orbite-
U E O L I U G C E L L I. 76$
iit 4t Ai lati della:■foramità delie fonimi riafali fi veg¬
gono le poco elevate apodi! orbitarie fiferiori' divile' dàl¬
ie predette mediante una mediocre incavatura.
- 5. Dico poco elevate parlando - delle Oche e 'delle
Anitre ; ma nel Nibbio , nello Sparviere, nel Gheppio,
sè nello. Smeriglio, che noi Piemonteli nominiamo Cri¬
vella , le apoiìli orbitarie fuperiori fonò prolungate per
-due lamine piatte e fiottili, che lì fcoftano alquanto dal
margine dell’ orbita, e per efempio nel Nibbio 1 trafcor-
rendo lo fpazio d’ Un pollice lafcianO tin voto fra il
margine loro interno , e la porzion nafàle , occupato
da una membrana ligamentofa forte ed elaftlca, la qua¬
le unitamente all’accennato prolungamento di queffè
-apofifi forma la parte afiterior principale degli archi del¬
le orbite , che ne terminano èfterìormente la volta.
6. Seguono alla parte pofteriore' delle orbite lé lun¬
ghe, obblique, ed acute apofifi orbitarie póftèrìori :
7. Finalmente alla parte inferior po'fterióre dei lati
del cranio Ji vedono le apofifi mafioidee , concave al da 1
vanti per dar ricetto ad uno dei capi del mobile offa
intermafcellare , e pih ampiamente incavate all’indietro
per dar luogo alla lunata membrand del timpano , per
contenere alcuni degli organi appartenenti all’udito, e
per dare ufcita ad alcune grolle vene difcendenti dall’en¬
cefalo .
8. Fra quelle, che occupano l’affé della bafe del cra¬
nio, v’è anteriormente la piatta e breve apofifi ndfale di
mezzo,
9. La parete offofa obbliquà , che foftiène in alto e
indietro il tramezzo delle orbite , e
10. La crefla fittile dentata j foftegno del tramezza
delle narici. ' '
11. Alla eftremità pofteriore dell* accennato parete fi
vedono elevate fu due fpecie di apofifi due faccette ar¬
ticolari deftinate ad agevolare i movimenti àe\\3. mafcel¬
la Superiore , apparentiflime nelle' Oche e nelle Anitre
Ddddd ij
764 Dell’ encefalo'
perchè vi fi appoggiano due limili/accerti? ovali coper¬
te di lifcia cartilagine , proprie delle appendici dei fu¬
cili interni della medeiima pòrzion fuperiore del becco.
12. Dietro alle faccette articolari dopo un breve in¬
tervallo vi è 1’angolo anteriore , della tuberojita bafila-
re , eminenza conlìderabiliffima fatta a guifa di triaii-
gólo, gli angoli pofteriori della quale fono, tronchi.
13. Tale tuberojita è longitudinalmente div-ffa per una
enfia affai difuguale e fcabra deftinata' all'attacco di va-
rj mufculi, ed occupa un ampio lito fra le faccette ar¬
ticolari, le apofifi maftoidee , e la occipitale.
14. IJ apofifi occipitale è lifeià, pulita, quaff limile ad
un capez.7j>lcf offofo ,. coperta di. cartilagine : fembra af¬
fida al ■'margine . inferiore del gran fòro occipitale , e al¬
la baie,..delia tùbefofit'a occipitale con la quale. confina
per mezzo, d’una 1 fpecie di collo,..
15. Il collo.' della, apofifi occipitale can&fte, in un, folco
ferdilùndìe',-ie'‘coìnd J 'dèÌ‘‘^ù»Ìè l^no rivolte 1 :in fu : vi fi
pianti unifee a tale
apofifi la pfimà" vertebra.
1 6. E - anche necèffario,. che vengano notate ‘due pic¬
cole /pine ojfefe falla Iteifa linea delle faccette articola¬
ri , alquanto più verfo la ’ fommità della parte pofterio-
re del tramezza , fra quello e Ja faccia interna della
radice dèlie hfòfifi orbitarie pofteriori.
Art ico l o III.
Cavità efterioti della faccia fuperiore del cranio.
1. Tra le: cavità dèlia faccia fuperiore. del cranio del¬
le Anitre fi contano due grandi e profonde incavature
nafali Scolpite nella faccia- inferiore delle porzioni na¬
tili fra le apofifi dello fteffo»'nome , le orbitàrie infe¬
riori anteriori,'Te, orbitarie fuperiori, e la parte .obbUr.
qua, che le fepara. -, .
DEO.LI UCC E LLI. 765
4. Due fojfe rnfali fulla parte anterior fuperiore in¬
terna del tramezo, delle narici fotto"la porzion nafale.
3- Due grandi folle dette le orbite ovali, profonde,
jeparate mediante il proprio loro tramezzo.
4. Le incavature femilunari tra le apofilì orbitarie
^teriori full’orlo delle orbite, .medefime.
, 5- Seguono le incavature traversali fra le apofifi.^
bitarie pofteriori, e le faccette articolari 1
6. Le incavature temporali tra le apofilì,, orbitarie .po-
ftériori, e le maftoidee.
' 7. Le articolari , e
< 8. Le auricolari -, incavature- fcolpite nella faccia .con¬
cava delle apofilì maftoidee.
9- Le incavature maftoidee tra le apofilì di quello no¬
me , e i lati dell’ ampia tuberofità balilare.
ts io. Vi fono di più due ftrette e lunghe Scanalature
con l’orlo efteriore (cabro,, le quali cominciano tra 1*
-apofilì nafali dei lati, e la nafal di;,mezze»,,e.fi fiondo^
n,o fulla volta delle foife oafidi finq , tr^,J,e apofilì orbita-
rie fuperiori , e il margine vicino ,,anterior, fuperiorè;
delle orbite.
Arti: c o l o IV.
Cavità delle parti inferiori^fteme dei cranio.
1. Alla faccia inferiore del, cranio dei fuddetti uccel¬
li lì veggono le fojfe maftoidee , cioè due depreffioni lar¬
ghe e profonde che al davanti fiqifcopo, in un. s angolo,
lafciate da due linee afpre atìai 'rilevate ,' le quali par¬
tendo da una crefta longitudinale tuberosa, regnante nel
mezzo delia tuberofità 'bifilarevengono ad unirli con
il lembo interno , ed anteriore delle apofilì maftoidee.
2. Quelle folle danno attacco, a, dive-rii mufculi , e
comunicano con la ; cavità del cranio mediante un fora
bipartito .ver la apertura anteriore del, quale efce il. netr
Dddddiij
rj&6 D B L L* ENCEFALO
vo del par vago , per la dìretana un grollò ramo del¬
le vene iugulari .
3. Le aperture diftinte di due canaletti orizzontali
deftinati a dar ufeita dal cranio cadono ad un ramo
principale del nervo del nono paro : aperture, che sboc¬
cano all’ angolo anteriore della tuberosità, bafilare , e che
poffono prendere il'nome dal nervo, che vi palla.
4. I condotti -delle carotidi fatti a guifa di conia:
principiano al fianco efterno dei canaletti ora deferitti,
e fi circonflettono indentro , e in alto verfo la fojfa
pituitaria. Guidano un ramo confiderabile di tali arte¬
rie , che paffando. fui fianchi della gianduia pituitaria
feorre obbliquamente indietro,- e in alto per diramarli
nella bafe del cervello dietro all’ unione dei nervi ot¬
tici ,
5. La faccia ; pofteriore del cranio dietro 'dell’ arco
ojfofo prefenta ,all’ occhio un triangolo quali rettilineo^,
i lati del quale fono fatti da due creile , che dalla [pi¬
na occipitale vengono a terminare nel lembo pofteriore
delle apofifi maftoidee.
6 . Le parti pofteriori inferiori dei lati del triangolo
radono il foro occipitale , il margine inferiore del quale
è fatto dal capemolo occipitale già mentovato.
7. Tra la fpina occipitale , 1 ’ arco, e la radice delle
apofifi maftoidee vi fonò due larghe impronte mufculari
affai incavate.
CAPITOLO III.
Softanza delle ojfa del cranio .
In tutte le deferitte porzioni delle offa del cranio
delle Oche, delle Anitre e degli altri uccelli in gene¬
rale lì diftinguono due tavole fode, fragili, bianche, e
tra lè medefime un abbondante meditullio , eccetto nel
centro del tramezzo delle orbite.
delgi Uccelli. 767,
Il meditullio , detto pur Diploe dagli Anatomici , è
jnegli uccelli un teffuto fpugnofo pili abbondante, e .più
raro alla tuberofita bajilare , alla radice di tutte, la apo¬
lli , fu per tutta la colonna , che foftiene il tramezzo
■delle orbite, maffime dietro la porzàon nafale.
Notabile altresì ne è 1 ’ abbondanza all’ arco , dove
(oltre che dà maggior leggierezza al cranio) ferve an¬
che a dare maggior energia all’ organo dell’ udito am¬
pliandone i labirinti , e multiplicandone le concavità.
Della prima parte del I. Tratt. dell ’ efpofizione anato¬
mica delle parti relative all’ Encefalo degli uccelli , la
quale tratta delle parti eftermi oJJ'ofe del cranio dei me-